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Un ingegnere disoccupato accetta una supplenza di fisica in un Istituto Professionale. Una doccia gelata. Studenti disamorati, pronti a mangiarselo in un boccone, usano ogni arma per fargli saltare i nervi. Un colpo di genio gli suggerisce, per sovrastare il rumore, di intonare un inno sacro in tedesco. I ragazzi, sconcertati, esplodono in applausi. Inizia un'esperienza unica, ove accoglie senza pregiudizi ogni cosa: scassi, lanci di oggetti, canne, spogliarelli, risse, fischi, bestemmie, tentativi di corruzione, cori omofobici, inviti a puttane e domande rivelatrici di insospettabili profondità di sentimenti. Sorge infinita compassione per quelle anime abbandonate alle armi di distrazione di massa su cui dimostra il primato umano. Un'istantanea amara e ironica di una scuola naufragata, di una gioventù disillusa e incapace di innamorarsi, ma con un gran desiderio di trovare adulti che la amino. Uno struggente messaggio di speranza e fiducia in questi giovani meravigliosi e sottovalutati.